Dagli screenshot non si riesce a vedere niente, sia per le piccole dimensioni dell’immagine, sia perché non risulta il dettaglio della scrittura della funzione. Sarebbe meglio allegare il file, tanto più che, trattandosi di una questione merceologica, non sembrano esserci problemi di privacy.
Comunque, dove risulta #N/D CERCA.VERT non trova nella matrice il criterio di ricerca, e ci sono due cause possibili:
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la matrice non comprende la riga dov’è riportato il criterio di ricerca (ad es. perché si è trascinata la funzione da un’altra cella dimenticando di fissare con $ i riferimenti di riga);
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il criterio di ricerca è scritto in modo diverso da come si trova nella matrice, o con un altro formato (ad es. è un numero scritto da una parte come numero e dall’altra come testo, oppure è un testo che da una parte ha uno spazio vuoto -soprattutto in fondo o all’inizio- e dall’altra no, o altre minime differenze del genere, che a noi possono sfuggire ma al PC no).
Dove viene preso un valore per un altro, le cause possono essere due:
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la voce scelta come criterio di ricerca non è univoca, per cui Tendine.Marca.G5 è uguale a Tendine.Marca.H3;
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in CERCA.VERT si è messo 1 in Ordinamento, per cui la funzione non cerca la corrispondenza esatta al criterio di ricerca, ma si accontenta di quella più prossima.
Per vedere le differenze di formato si può usare la funzione TIPO.
Per individuare divergenze di scrittura si può impostare un CERCA.VERT che prende come criterio di ricerca i valori della prima colonna in quella che ora usi come matrice, e li va a cercare nella colonna dell’attuale criterio di ricerca: dove c’è divergenza troverai #N/D.
Per accertarsi che la prima colonna della matrice non contenga doppioni si può usare CONTA.SE.
Le altre verifiche si fanno a occhio.
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